Il feroce critico d’arte si esprime contro il nuovo logo al Salone del Libro di Torino.
Il nuovo logo del Ministero italiano dell’Istruzione e del Merito, utilizzato per i canali social, è stato pesantemente criticato dal critico Vittorio Sgarbi. Questo logo ha generato ironia sui social e Sgarbi lo ha definito come la “solita, indecorosa espressione della fantasia malata di alcuni creativi“.
Utilizzato, ma per poco tempo
Il sottosegretario alla Cultura si è anche espresso sulla dichiarazione fatta da Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito. “Bene ha fatto il ministro Giuseppe Valditara a sconfessare la proposta del nuovo logo pensato per il suo dicastero, limitandone l’uso a soli due giorni“.
Secondo il critico d’arte, coloro che hanno realizzato questo logo “credono di potere fare gli spiritosi, e di modernizzare anche i caratteri tipografici. Ne è stato vittima questa volta il Ministero dell’Istruzione e del Merito, ieri la Capitale italiana della Cultura, Brescia. La politica non può fare peggio di loro“.
Critiche non solo da Sgarbi
Le critiche al logo sono anche arrivate da altri esponenti politici, come Sinistra Italiana. “Chiunque capisce che quello che dovrebbe essere lo stemma (non il logo, perché le Istituzioni non sono prodotti in vendita) di un Ministero della Repubblica. È, in realtà, un concentrato di messaggi più o meno subliminali di stampo fascisteggiante.” Queste le parole del responsabile scuola del partito, Giuseppe Buondonno.
Il Ministero, per cercare di giustificarsi, ha però dichiarato: “Non è stato effettuato alcun cambio del logo ufficiale del Ministero, che rimane invariato. Quella pubblicata oggi è una grafica creata per i canali social, il cui utilizzo sarà temporaneo, fino al prossimo 22 maggio“.